Progetti
Performance

Maryam
Testo originale italiano: Luca Doninelli 2006
Traduzione in bulgaro: Kamelia Evgeni
Con la collaborazione di Teatro delle Albe / Ravenna Teatro
Partitura in Quattro Movimenti
“Il culto della Madonna (Maria Vergine,Maryam) è importante per la religione musulmana. La Sura 19 del Corano è tutta dedicata a Maria.
A Nazareth nella Basilica dell’Annunciazione, lo scrittore ha visto, con stupore, tante donne musulmane devote a Maryam pregarla chiedendole riscatto, consolazione, risposte per i figli, per i fratelli che si erano fatti esplodere, per le figlie vendute in Europa a prostituirsi.
Questo è il nostro “oggi”, la nostra storia di tre donne, tre preghiere di dolori e di speranze.
Non è un caso che tutto questo passi attraverso le donne, personaggi femminili.
Gli uomini hanno tragicamente fallito nel loro tenere il potere in mano e nel continuare a non volerlo cedere.
La figura femminile è sempre più importante, perché è lei la depositaria di un mondo diverso.”
RAI - Il Teatro di Radio3 - Teatri in Prova, 6/2/2017

Rumore di acque
Testo originale italiano: Marco Martinelli 2010
Traduzione in bulgaro: Kamelia Evgeni
Con la collaborazione di Teatro delle Albe / Ravenna Teatro
Monologo
“Un dramma troppo grande per essere ignorato. Testo feroce e non consolatorio. Un atto teatrale da togliere il respiro che sbatte davanti alle nostre tranquille e ben pasciute coscienze il dramma della vita esclusa e negata, il dramma della separazione degli affetti e la viltà della politica dei respingimenti.
Folgorante racconto teatrale che ha l’immediatezza corrosiva della Commedia dell’Arte.”
La nuova Sardegna, 14/7/2010

Tomova
Adattamento teatrale: Kamelia Evgeni
Monologo
“Tratto da un’opera dimenticata di uno scrittore bulgaro, la vita di una donna fedele al Partito Comunista oltre ogni limite umano.
Tomova proietta il suo dramma personale sul dramma del popolo bulgaro, è la voce che chiama dal passato, nega il presente e proietta la sua ombra nera di paura sul futuro, negandolo irrimediabilmente.
Tomova è il fantasma fumoso e feroce di cui doversi liberare ma ancora fatto di carne e idee, ancora da esorcizzare.
Nessuno vuole vederlo per la sola paura di vederlo, per la sola paura di poterlo pensare non veramente morto.”